Anatomia del film: Paolo e Vittorio Taviani
Il Giulio Cesare di Shakespeare messo in scena dai carcerati della “sezione di alta sicurezza” a Rebibbia, in una riduzione parlata nei loro dialetti, che nondimeno ne salva la potenza di linguaggio. Si produce un senso sconvolgente di “verità” nel cortocircuito fra il testo e le vite: la subcultura camorrista e mafiosa da cui molti … Continua