Tra il 2020 e il 2022, mentre tutti i media e l’opinione pubblica erano concentrati sulla crisi sanitaria internazionale, in un confine interno dell’UE, quello tra Italia e Slovenia, in località Fernetti, a pochi chilometri da Trieste, i migranti che riuscivano ad attraversare il confine venivano fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di protezione internazionale. Il Ministero dell’Interno definisce queste operazioni “riammissioni informali”, ne difende la legittimità, ma non racconta come davvero avvengono… Le storie dei respinti/riammessi si intrecciano con le immagini realizzate dai migranti stessi con i telefonini durante i loro lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle istituzioni.
Trieste è bella di notte è un film sul confine instabile e confuso tra sicurezza e diritto, dove la gara tra governi europei alla riduzione dei numeri spinge le autorità a inventare procedure nuove, sfidando i limiti costituzionali e creando tensioni tra i diversi poteri dello Stato. (M. Calore, S. Collizzolli, A. Segre)
Saranno presenti in sala per commentare il film e incontrare il pubblico, STEFANO COLLIZZOLLI autore e regista; YANNICK JULLIOT Project Manager del progetto HOPE-Health, Orientation, Promotion, Education di MSF; CHIARA PRAVISANI anestesista di sala operatoria, terapia intensiva e ALESSANDRO BARBERIO psichiatra, operatore umanitario di MSF.
Evento in collaborazione con Medici Senza Frontiere e Centro Espressioni Cinematografiche.