Sarà inaugurata venerdì 14 ottobre 2022 la sesta edizione di “Mind the Gap”, progetto d’arte contemporanea dedicato alla figura dello psichiatra Franco Basaglia, promosso da Altreforme Udine con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Curato da Giada Centazzo e Lorenzo Lazzari con Rachele D’Osualdo (Associazione Culturale ETRARTE) – il progetto quest’anno vede la partecipazione di cinque artisti visivi – Sofia Caesar, Danilo Correale, Karolina Engman Bergman, Giulia Iacolutti e Flavia Tritto – selezionati per il loro modo di ibridare i generi artistici e per l’elaborazione culturale intorno alle questioni che attraversano il nostro tempo. Tema di questa nuova edizione è infatti la complessa relazione tra spazio, tempo e accadimenti. Da diverse prospettive, gli artisti mettono in discussione l’idea che ci sia un spazio meramente fisico su cui poggiano le cose e gli eventi, invitandoci a pensare che spazio e tempo accadono con gli eventi.
Presso Spazio 35 saranno esposte le opere di Sofia Caesar, Danilo Correale e Flavia Tritto.
L’artista brasiliana Sofia Caesar esplora il rapporto tra avanguardie latino-americane, ruolo dell’artista contemporaneo ed estetica del tempo libero delle aziende tecnologiche internazionali. Tramite la danza e la somatica pone in relazione corpo e dispositivi tecnologici. Nell’opera Workation (2019) l’artista s’interroga sul “lavoro” (work) in “vacanza” (vacation), fenomeno che con l’impiego massivo delle tecnologie informatiche e l’accelerazione dello smart working si è trasformato in un orizzonte sempre più plausibile.
Anche Danilo Correale analizza diversi aspetti della vita quotidiana e il rapporto fra lavoro e tempo libero, leggendoli attraverso la lente del corpo e del tempo. A “Mind the Gap” presenta in anteprima un progetto inedito: l’installazione sonora Cleanrooms (2021), una mappatura audio di luoghi di lavoro siti in quartieri finanziari delle grandi aree metropolitane ormai abbandonati. Con quest’opera l’artista intende testimoniare il processo di smaterializzazione delle forme di produzione, che sempre più ridefinisce il nostro tempo e i profili urbani delle nostre città.
Nelle sue opere Flavia Tritto indaga i temi dell’intersoggettività, dell’individualità e della’(auto)percezione al fine di scardinarne in maniera critica le dinamiche più consolidate. Artista multidisciplinare, la sua ricerca si sviluppa tra video, installazione, performance e arte partecipata. Nella video installazione En Apesanteur (2019), la performer Katarina Nesic esplora un cubicolo bianco in un insolito corpo a corpo, rendendo uno spazio privato e intimo dipendente dalle sue rappresentazioni esterne. Proprio come accade per la cognizione del sé sempre mediata dall’Altro.
Rinnovata anche quest’anno la partnership con il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine. Il Visionario ospiterà infatti un’opera di Karolina Engman Bergman dal titolo Rootless (2021). Nella sua ricerca l’artista e videomaker svedese esplora i processi della memoria nel rapporto tra spazi perduti e ambienti digitali. Utilizzando la fotografia renderizzata o l’animazione, crea delle rappresentazioni poetiche tra realtà e immaginazione. A “Mind the Gap” l’artista espone un cortometraggio il cui tema è la decostruzione dei meccanismi della memoria a partire dagli spazi di una casa perduta.
Anche questa nuova edizione vedrà la realizzazione di un laboratorio partecipativo condotto dall’artista Giulia Iacolutti con gli studenti del Liceo Artistico E. Galvani di Cordenons e curato da Rachele D’Osualdo (Associazione Culturale ETRARTE). Attraverso l’esperienza tattile, il progetto video-performativo rifletterà sulla trasformazione degli spazi interpersonali. Vincitrice del Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia nel 2019, Iacolutti si dedica principalmente a progetti di arte relazionale per indagare temi di natura sociale e politica. Oltre alla fotografia, utilizza differenti linguaggi: video, ricamo, calcografia, performance.
L’esposizione si arricchirà inoltre di alcuni eventi collaterali e una conferenza sui temi della mostra. Negli spazi del Punto Incontro Giovani di viale Forze Armate, il regista Cristian Natoli condurrà un laboratorio di cinema sul rapporto tra spazio, tempo e relazioni con un gruppo di studenti della scuola secondaria di primo grado E. Bellavitis di Udine. Un secondo atelier è dedicato alla realizzazione di un cortometraggio al Liceo Caterina Percoto di Udine. Attraverso le tecniche cinematografiche, gli studenti trasformeranno e ricostruiranno uno spazio architettonico. Il laboratorio sarà tenuto da Andrea Trincardi.
La mostra allestita a Spazio 35 (via Caterina Percoto 6, Udine) resterà aperta fino al 13 novembre prossimo, da martedì a venerdì dalle 15 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. L’opera Rootless di Karolina Engman Bergman al Visionario sarà invece fruibile dal lunedì alla domenica, dalle ore 16 alle ore 21. L’ingresso è libero.
Avviato da Altreforme Udine nel 2017, “Mind the Gap” è ideato da Augusta Eniti. Il progetto sarà accompagnato anche quest’anno da un catalogo bilingue con contributi dei curatori e un testo critico del filosofo Simone Furlani.
Il progetto “Mind the Gap” si fregia del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (main partner), Fondazione Friuli, Fondazione Pietro Pittini, del patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e del supporto di Assifriuli Group, Ater – Azienda territoriale per l’edilizia residenziale (Udine), Boato International spa (Monfalcone), Legacoop FVG. Il progetto è reso possibile con il partenariato di Agherose (Udine), Agorè – Associazione di Promozione Sociale (Gorizia), Associazione culturale ETRARTE (Udine), Centro Espressioni Cinematografiche (Udine), Fondo per l’Audiovisivo FVG, Liceo Artistico E. Galvani (Pordenone), Liceo C. Percoto (Udine), MOVIES Movie Images Art / Iuav (Venezia).