La piccola Ida si è appena trasferita, con i genitori e la sorella autistica, in un complesso residenziale ai margini della foresta. Fa timidamente amicizia altri bambini del luogo, scoprendo di avere in comune con loro strani poteri psichici. I giochi infantili si trasformano in un’epica battaglia tra Bene e Male. Discesa nel mondo segreto dell’infanzia, il norvegese Eskil Vogt esplora una terra di nessuno, tra Stephen King e Henrik Ibsen, in cui pochi si sono avventurati. Denso di mistero eppure, al contempo, di cristallino nitore, The Innocents è una favola allegorica sulla scoperta del Male ma anche, in qualche bizzarra maniera, un film di “supereroi” spogliato di tutti gli orpelli pop e riportato alla sua vocazione originaria: che strumenti abbiamo per affrontare il nostro lato oscuro?
GRINDHOUSE – THE NEW EUROPEAN GENRE CINEMA IS COMING è un progetto selezionato all’interno di Collaborate to Innovate: il programma di Europa Cinemas costruito su tre idee fondamentali: INNOVAZIONE, COLLABORAZIONE, SOSTENIBILITÀ. Il progetto vede la partecipazione di 6 cinema italiani e 3 cinema sloveni (Visionario di Udine, Cinemazero di Pordenone, Ariston di Trieste, Cinema Classico di Torino, Cinema Astra di Firenze, Kinemax di Gorizia, Kosovelov Dom Sežana, Mestni Kino Domžale e Kino Union di Celje) che, insieme, si sono posti l’obiettivo di conquistare una nuova “audience” per il cinema di genere.
Lost and found. All’Ufficio Oggetti Smarriti dell’immaginario cinematografico europeo c’è qualcosa che sembrava definitivamente perso e invece era solo lì che aspettava di tornare a circolare: i film di genere. Consumati, vituperati, celebrati come reperto di un tempo che fu, da qualche anno stanno riconquistando la scena. Così, mentre negli States i blockbuster appaiono soverchiati dall’insostenibile pesantezza produttiva che fa strame di ogni creatività, in Europa fervono i lavori e, dismessi i panni di provinciali dell’Impero, sceneggiatori e registi sembrano aver ritrovato la strada del genere con una produzione vitale, eterogenea, visionaria. Un ideale laboratorio nel quale sperimentare, esplorare nuove strade, creare nuovi stili tra sedimenti dei classici e folklore locale, senza dimenticare le buone visioni e le buone letture: un blend originale, tutto da scoprire. Il “festival diffuso” GRINDHOUSE DAYS notifica oggi il grande ritorno al genere del cinema europeo, vagando tra epiche battaglie di supereroi bambini e torvi contadini galiziani, nunsploitation d’autore e slasher lituani, diabolici vecchietti madrileni e ambigui turisti olandesi.
Ce n’è per tutti i gusti. Tranne che per quelli del pubblico addomesticato, naturalmente.
Leopoldo Santovincenzo