Una giovane psicologa si accorge che il nuovo giovane direttore della casa di cura dove lavora, di cui pian piano si innamora, è affetto da un complesso di colpa che ha radici nell’infanzia. Con l’aiuto del suo anziano professore, la donna riesce a scoprire l’origine delle turbe; in questo modo viene risolto anche un caso d’omicidio.
Spellbound (uscito in Italia con il titolo Io ti salverò) è il film più apertamente psicanalitico di Alfred Hitchcock, che alle suggestioni dell’inconscio ha poi continuamente attinto per creare i suoi capolavori più famosi e acclamati. Mai come in Spellbound però l’inconscio è stato posto così al centro della narrazione e questo film rappresenta una pietra fondante nella filmografia del maestro del brivido ma ancora di più, in generale, nel rapporto profondo tra cinema e psicanalisi. Un film che non sarebbe stato lo stesso senza le scenografie oniriche realizzate da Salvador Dalì; a maggior ragione non sarebbe stato lo stesso senza le interpretazioni magistrali e indimenticabili di Ingrid Bergman e Gregory Peck!