Nel 1838, l’agente immobiliare tedesco Hutter va in Transilvania per trattare con un nuovo cliente, il Conte Orlok, noncurante degli oscuri presentimenti della moglie, ma ignora che il misterioso conte è in realtà un vampiro sanguinario.
Copia restaurata da Luciano Berriatúa per conto di Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung. Ricostruzione delle musiche originali di Hans Erdmann realizzata da Berndt Heller- Musiche eseguite dalla Rundfunk-Sinfonieorchester Saarbrücken diretta da Berndt Heller
“Il film capitale del cinema muto”. Dal Dracula di Bram Stoker, la storia immortale di Nosferatu, il non-morto che semina la peste, assorbe e spegne le forze vitali, attenta all’equilibrio dell’universo, finché un sacrificio femminile farà sorgere l’alba sulla città liberata. “Sul piano formale, il film si allontana dall’espressionismo e lo trascende: prima d’ogni altra cosa per l’importanza che vi ha la Natura, per l’impressionante varietà di esterni reali che ne accrescono il romanticismo magico. Murnau s’abbandona totalmente al suo gusto della polifonia e del contrappunto, sul piano drammatico e cosmico. Nosferatu è prima di tutto un poema metafisico nel quale le forze della morte mostrano la vocazione – una vocazione inesorabile – ad attirare a sé, aspirare, assorbire le forze della vita, senza che nella descrizione di questa lotta intervenga alcun manicheismo moralista” (Jacques Lourcelles).