I temi, le immagini e il linguaggio peculiare de Il Mago di Oz di Victor Fleming continuano a ossessionare l’arte e la filmografia di David Lynch – dal suo primo cortometraggio, L’alfabeto, fino all’ultima delle sue serie, Twin Peaks: Il ritorno. Si può affermare che nessun regista abbia tratto tanta ispirazione – coscientemente o inconsciamente – da una singola opera. David Lynch è intrappolato nella terra di Oz? Se sì, possiamo sviluppare un nuovo modo di leggere le opere di Lynch tenendo conto di questa profonda connessione con Il Mago di Oz? A loro volta, Mulholland Drive, Strade Perdute o The Elephant Man costituiscono una risposta e uno sviluppo del film fantasy per eccellenza della cultura americana?
Attraverso sei diverse prospettive, narrate da alcune tra le voci più interessanti del cinema contemporaneo, Lynch/Oz ci trascinerà giù nella “tana del coniglio”, aiutandoci a rivivere e re-interpretare Il Mago di Oz, offrendoci un nuovo modo di apprezzare il simbolismo di Lynch attraverso le lenti della sua più grande fonte di ispirazione.