La montagna e la miniera d’amianto al suo interno è immersa in un sonno profondo, avvolta da un sottile strato di terra, rovi e piante. Dall’area dello scavo, rimasta spoglia, si disperdono ancor oggi le polveri tossiche dell’amianto: nessun uomo può accedervi ad eccezione dei tecnici della bonifica. Un ragazzino fugge nei boschi e si addentra all’interno della miniera, i compaesani lo vogliono avvolgere in un drappo d’amianto per vedere se il tessuto lo proteggerà dal fuoco. In un tempo sospeso tra passato e presente, in cui le memorie delle vicende industriali della cava iniziano a vacillare, la montagna si anima dei racconti dei sogni notturni che la attraversano, dando forma a nuove geografie dell’inconscio. Cosa è sogno e cosa è reale? Quanto in profondità sono sepolti i traumi delle comunità della valle? Quale eredità per il futuro ci lascia questa montagna sventrata della sua stessa anima?
Ospite in sala la regista Micol Roubini. Dopo la proiezione, la regista dialogherà con il pubblico in una conversazione moderata da Eccentrico Cineclub, offrendo il suo sguardo inedito sul processo creativo del film.

