Il film, del regista Asuf Kapadia premio Oscar per Amy, segue la parabola di ascesa e caduta di DIEGO MARADONA, celebrando sia il mito intramontabile sia l’uomo controverso. È la storia di un ragazzino povero e senza istruzione cresciuto in una baraccopoli: la sua sorprendente eccellenza lo fa diventare una stella assoluta, elargendogli ricchezze incalcolabili, fama mondiale e status degno di una divinità.Tuttavia, gli mancano gli strumenti per gestire una celebrità simile. Ogni trionfo della sua vita sembra avere un esito disastroso – anche se di solito finisce per uscirne vincitore perché, come fa notare Kapadia: “È così sveglio e scaltro. Non importa quante volte fallisce, si rialza sempre e va avanti. Com’è possibile che una persona con le sue origini passi tutto quello che ha passato lui senza risentirne?”
Diego Maradona è un’icona, un eroe latino, un uomo di cui moltissimi suoi compatrioti sono terribilmente orgogliosi. Affronta giganti europei, rovesciando potenze come la Juventus, il Milan e l’Inter con la sua eccellenza sportiva. A Napoli diventa simile a un semidio. “Eppure in qualche modo non riesce mai ad integrarsi del tutto”, dice Kapadia. “Ha tanta rabbia che si porta dentro e tutti i suoi problemi e le sue difficoltà derivano, credo, dal suo non essere preparato alla celebrità”.