«La corazzata Potëmkin… è una ca**ta pazzesca!», diceva il sacro (e
profano) Fantozzi di Paolo Villaggio. Ma il docu-evento Revolution (sugli
schermi del Cinema Centrale il 14 e 15 marzo) parla chiaro: la rivoluzione
russa ha favorito l’esplosione di avanguardie utopiche e ambiziose, che
hanno cambiato e arricchito il nostro modo di guardare all’Arte. La pittura
di Chagall, Kandinskij, Malevic… e naturalmente i pionieri del cinema
sovietico: Ejzenstejn, Pudovkin, Vertov. La Mediateca questa
settimana sfata il luogo comune e vi invita ad accettare la sfida della
Settima Arte russa, dallo staliniano “ottobre delle arti” al cine-occhio
fantascientifico di Tarkovskij, fino alle espressioni più recenti di una
cinematografia capace di imporsi a livello mondiale (il Leone d’Oro allo
strabiliante Faust di Sokurov):
– Arsenale di Aleksandr Petrovic Dovzenko (coll. 9333)
– La corazzata Potemkin di Sergej M. Ejzenstejn (7392)
– L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov (5298)
– La madre di Vsevolod Pudovkin (9378)
– I maestri dell’animazione russa (5735 – 5736 – 5737 – 5738)
– Cinque serate di Nikita Mikhalkov (8648)
– Stalker di Andrej Tarvovskij (7300B)
– Mongol di Sergei Bodrov (8709)
– Faust di Aleksandr Sokurov (10591)