The Matchmaker (2022) è un film documentario girato da Benedetta Argentieri, sceneggiato da Argentieri e Maria Edgarda Marcucci e prodotto da Fandango, presentato fuori concorso quest’anno alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il titolo riprende l’epiteto con il quale Tooba Bashir Gondal, protagonista della docu-intervista, è conosciuta in tutto il mondo: «the ISIS Matchmaker», la combina-coppie dello Stato islamico. A soli vent’anni ha lasciato Londra e gli studi universitari per unirsi a Daesh e diventare una delle più celebri jihadiste britanniche, reclutando online donne occidentali affinché sposassero i miliziani dell’ISIS.
La regista l’ha incontrata in un campo di prigionia in Rojava, due anni dopo la sconfitta di Daesh da parte dell’esercito di liberazione curdo, per documentare gli ultimi momenti dello Stato Islamico, raccontare le donne che vi si sono unite, indagare le motivazioni della loro scelta.
Gondal corrisponde allo stereotipo occidentale della donna della jihād passiva e sottomessa, non responsabile delle proprie azioni quale lei stessa sceglie di presentarsi al nostro sguardo, o è invece una violenta estremista, combattente e carnefice, partecipe attiva alla sua guerra? E cosa separa le donne che sostengono Daesh e quelle che al contrario lo combattono?
Dopo la proiezione del film, organizzata da Cas*aupa, ne parliamo con la regista Benedetta Argentieri in un talk a cura dell’associazione Bloom.