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Francesca Comencini presenta “Il tempo che ci vuole”

2 ottobre 2024 - 19:15

«Dopo tanti anni passati a fare il suo stesso lavoro cercando di essere diversa da lui, ho voluto raccontare quanto ogni cosa che sono la devo a lui: ho voluto rendere omaggio a mio padre, al suo modo di fare cinema, al suo modo di essere, all’importanza che la sua opera e il suo impegno hanno avuto per il nostro cinema, all’importanza che la sua persona ha avuto per me…». Francesca Comencini presenta così Il tempo che ci vuole, applaudito fuori concorso a Venezia, e sarà la stessa Comencini ad accompagnarlo mercoledì 2 ottobre al Visionario alle ore 19.15.

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Interpretato dal grandissimo Fabrizio Gifuni e da Romana Maggiora Vergano, vista nel film-fenomeno C’è ancora domani di Paola Cortellesi, Il tempo che ci vuole parla del rapporto tra Francesca e il celebre padre Luigi, riuscendo a rendere universale una storia autobiografica. Una storia di famiglia. Una storia dove il cinema si sovrappone alla vita. Una storia che comincia con la descrizione di un’infanzia perfetta per poi seguire, con la massima sincerità, il ritmo naturale delle cose: diventare grandi, sbagliare, cadere e rialzarsi, ricominciare, invecchiare, diventare fragili, lasciarsi andare ma non perdersi mai… Quanto tempo ci vuole per salvarsi?
«Questo film – sono parole di Francesca Comencini – è il racconto molto personale di momenti con mio padre emersi dai ricordi e rimasti vividi e intatti nella mia mente. Un racconto personale che credo però trovi la giusta distanza nel fatto che in mezzo al padre e alla figlia c’è sempre il cinema come passione, scelta di vita, modo di stare al mondo. Intorno gli anni delle stragi, delle rivoluzioni sociali, della comparsa delle droghe, che stravolsero la vita di un’intera generazione».
Francesca Comencini è nata a Roma nel 1961. Ha studiato filosofia alla Sapienza di Roma interrompendo gli studi per trasferirsi a Parigi, dove ha vissuto per 18 anni e dove sono nati i suoi tre figli. Ha esordito nel 1984 con Pianoforte e, da allora, ha realizzato film (Amori che non sanno stare al mondo), documentari (Shakespeare a Palermo) e serie, tra cui 15 puntate di Gomorra, con una attenzione forte alla realtà, i suoi conflitti, la sua durezza e la sua umanità.