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NEL MISTERO DI VAN GOGH – RIVELAZIONI E CINEMA

14 ottobre 2020 - 20:00

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Riemerso improvvisamente dall’ombra Le Restaurant de la Sirène à Asnièrs – dipinto totalmente inedito ed esposto ad Illegio in occasione della mostra “Nulla è perduto” – rivela al grande pubblico e agli studiosi i segreti della sua genesi.
In una delicata aura di luce e silenzio, Le Restaurant de la Sirène à Asnièrs poteva essere un soggetto perfetto per la gran parte degli Impressionisti: il locale con la gente appoggiata alle ringhiere dei terrazzi, una strada, tavolini all’aperto, qualche avventore che beve… vi sono tutte le premesse per un’atmosfera carica della joie de vivre che in quella stagione artistica portava a dipingere balli, banchetti, vicoli animati, pittura del frastuono allegro di una società brillante e spensierata. Ma di impressionista c’è solo la miriade di piccoli colpetti di colore continuamente diverso: il pittore in realtà ci colloca al di qua della strada su cui s’affaccia Le Restaurant, a una certa distanza fisica e critica al tempo stesso, dove il vociare e i brindisi si fanno ovattati e ci si domanda, con un vago senso di estraneità, dove stia davvero la gioia di vivere.
Vicinissimo alla versione attribuita con certezza a Vincent Van Gogh – ed oggi esposta al Musée d’Orsay –, il quadro esposto ad Illegio esigeva una rigorosa indagine sulla sua realizzazione. L’opera era stata sottoposta a questa serie di analisi appena inaugurata la mostra, dunque agli inizi del mese di luglio; ora ci troviamo finalmente di fronte agli esiti di tutte queste indagini, alla lettura critica dei dati, all’approfondimento del contesto storico nel quale il dipinto indagato può aver preso forma: alla luce dei risultati, è possibile indicare quale rapporto c’è tra il Van Gogh ora esposto al Musée d’Orsay e il quadro esposto nella mostra di Illegio. A svelare i risultati degli studi il 14 ottobre alle ore 20.00 presso il Visionario di Udine saranno don Alessio Geretti curatore delle mostre di Illegio e Claudio Falcucci, ingegnere nucleare che ha condotto le analisi diagnostiche.

L’intervento di don Geretti e dell’ing. Falcucci sarà seguito al Visionario dalla proiezione del film LOVING VINCENT, insignito del Premio del Pubblico al Festival d’Annecy 2017 e forte di nomination prestigiose come al Premio Oscar 2018 e al Golden Globe 2018, primo lungometraggio interamente dipinto su tela! Ispirandosi al suo ultimo scritto, quello in cui Van Gogh annotava “Non possiamo che parlare con i nostri dipinti”, LOVING VINCENT sceglie di partire dalle parole dell’artista, lasciando che siano i dipinti stessi a raccontare la storia e l’opera del pittore olandese. Realizzato elaborando i quadri del pittore, mescolando con maestria arte, tecnologia e pittura, il film è composto da migliaia di immagini create nello stile di Vincent van Gogh e realizzate da un team di 125 artisti che hanno lavorato anni per arrivare a un risultato così unico e originale, dipingendo fotogramma per fotogramma in modo da animare i quadri stessi del grande pittore. Attraversando 120 quadri che prendono vita davanti agli occhi e attingendo a 800 documenti epistolari, la vita dell’artista olandese va in scena fino alla sua morte misteriosa, avvenuta a soli 37 anni ed archiviata impropriamente come un caso di suicidio.